Fatevi indicare – poco oltre il Passo dei XII Apostoli – alcune strane formazioni di roccia che hanno dato il nome alla cima, al valico e pure al Rifugio, costruito ai primi del Novecento, in uno dei luoghi più remoti (e panoramici) del Gruppo di Brenta con una vista spettacolare sull’Adamello e la Presanella. Gestito per anni dalla famiglia Salvaterra, attualmente il Rifugio è stato affidato dalla SAT alla guida alpina Aldo Turri che organizza per i propri ospiti programmi di avvicinamento all’arrampicata, anche con la collaborazione di altre guide. Il Rifugio è anche il luogo in cui ogni anno, l’ultima domenica di luglio, vengono ricordati tutti i caduti della montagna nella caratteristica chiesetta scavata nella roccia.
Apertura
Dal 20 giugno al fine settembre
Prima dell’escursione si consiglia di verificare l’effettiva apertura del rifugio contattando il gestore
Itinerari
I percorsi che partono dal Rifugio sono impegnativi e richiedono attrezzatura adeguata. Attraverso via ferrata Castiglioni, molto difficile, si giunge al Rifugio Silvio Agostini in Val d’Ambiez (2.30 ore di cammino, difficoltà EEA). Il Rifugio Maria e Alberto Ai Brentei si raggiunge con la ferrata Daniele Martinazzi, percorso alpinistico di 3 ore, molto difficile (difficoltà EEA). Di pari difficoltà il sentiero dell’Ideale e la ferrata Brentari che portano ai Rifugi Tosa e Tommaso Pedrotti (3 ore).